IL 40 MO CONGRESSO DEL MCEP
La partecipazione a questo Congresso mi ha permesso di fare un’esperienza costellata di molti stimoli di lavoro. Cinque giorni molto intensi e variegati in cui non si è tralasciato nulla; prescindendo dalla sequenza cronologica; gli aspetti significativi si possono così riassumere:
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Forte attenzione alla presenza di giovani maestri/e che seguono con molta curiosità e voglia di collaborare i lavori (alcuni già molto informati e in rete)
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Dialogo con l’esterno sia con le scuole del luogo, sia con le organizzazioni sociali che lavorano per la difesa dei diritti e della scuola
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Ricerca sempre aperta sulle origini, valori, tecniche, fondamento storico e politico della pedagogia Freinet
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Forte accento sull’integrazione degli aspetti pedagogici, politici e sociali di un maestro/a Freinet
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Richiamo storico a figure che durante il franchismo hanno pagato con la vita e l’esilio la loro testimonianza politico/professionale
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Apertura ad esperienze diverse e pratiche pedagogiche simili/ parallele (Carlos Gonzales y los maestros de corazon) V, film Ventitres maestros de corazones
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Attenzione , attraverso l’attivazione di laboratori (che per altro sono permanenti) al funzionamento dei vari livelli di scuola
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Equilibrio tra la parte didattico/pedagogica (talleres ) e la parte gestionale (2 assemblee sul funzionamento ed incarchi gestionali del Mcep)
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Attenzione specifica alle nuove tecnologie tanto per la loro implicazione didattica, quanto per il loro uso per la visibilità del Movimento (Web, blog, liste di corrispondenza..contatti con le reti sociali)
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Attenzione all’infanzia con l’attivazione del taller de los ninos/as
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Animazione di tutte le serate in modo cooperativo con creazione di un clima molto accogliente
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Attenzione al diverso approccio dell’educazione femminile (coeducacion)
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Attenzione all’integrazione dell’educazione mente/corpo (taller del corpo)
UN BUON MODELLO DA IMITARE, GRAZIE MCEP MARIA TERESA RODA